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Quali percorsi e accadimenti hanno fatto sì che 18 ebrei stranieri e 24 cittadini italiani delle province di Pesaro, Forlì e Ravenna fossero accomunati nella morte, all'aeroporto di Forlì nel settembre del 1944? Chi erano i carnefici? Da quali esperienze provenivano? E chi erano le vittime? Perché erano state arrestate? Perché non furono deportate nei lager nazisti ma soppresse in una "soluzione finale" di carattere locale? Perché per lungo tempo la strage fu dimenticata? Perché l'identità di una parte delle vittime rimase ignota? Come è stato possibile dargli un'identità? Il libro avvalendosi di documenti provenienti da archivi non solo italiani ma anche tedeschi e inglesi ricostruisce la cronaca della strage nei suoi diversi episodi del 5 settembre con la soppressione di dieci uomini ebrei e dieci partigiani; del 17 settembre con l'assassinio di sette donne ebree e del 25 settembre, giorno in cui le SS lasciarono la città, con la uccisione dei quindici prigionieri ancora detenuti. La strage oltre ad eliminare dei nemici razziali e politici servì a cementare la solidarietà fra le SS del Sicherheitsdienst di Forlì.